Scopri la ricetta autentica della cotoletta alla valdostana: un secondo piatto da leccarsi i baffi - ©ANSA Photo
La cotoletta alla valdostana è un piatto iconico della tradizione culinaria della Valle d’Aosta, una regione montuosa del nord Italia famosa per la sua gastronomia ricca e sostanziosa. Questa ricetta rappresenta un perfetto connubio tra la semplicità degli ingredienti e la complessità dei sapori, rendendola una scelta ideale per pranzi in famiglia e cene con gli amici. La sua preparazione richiede attenzione e cura, ma il risultato finale è un secondo piatto che conquista il palato di tutti.
La cotoletta alla valdostana è preparata principalmente con carne di vitello, che può essere sostituita con altre carni a seconda delle preferenze personali. In genere si utilizza la fesa, ma è comune anche l’impiego delle costolette, che vengono incise per creare una tasca da farcire. Gli ingredienti fondamentali per la farcitura sono la fontina, un formaggio tipico della Valle d’Aosta, e il prosciutto cotto, che conferisce ulteriore sapore e morbidezza alla carne.
Ecco i passaggi per la preparazione:
Questo passaggio è cruciale per garantire una cottura uniforme e una consistenza tenera.
Dopo aver assottigliato le fettine, si passa alla farcitura. Si posizionano le fettine di carne su un tagliere e si distribuiscono sopra delle fette di fontina e prosciutto cotto. Se la fetta di carne è sufficientemente ampia, è possibile ripiegarla su se stessa; in caso contrario, si può semplicemente coprire il ripieno con un’altra fettina di vitello. È importante sigillare bene i bordi per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura.
Una volta preparate le cotolette, si passa alla panatura. Questo processo prevede di passare ciascuna cotoletta prima nella farina, poi nelle uova sbattute con un pizzico di sale e infine nel pangrattato. È fondamentale assicurarsi che il pangrattato aderisca bene alla carne, in modo da ottenere una crosticina croccante durante la frittura.
Per un tocco personale, si potrebbe arricchire il pangrattato con erbe aromatiche come rosmarino o timo, che donano un profumo avvolgente. Inoltre, per chi preferisce un sapore più delicato, si può sostituire la fontina con altri formaggi come l’emmental o l’asiago.
La fase di cottura è cruciale per il successo della cotoletta alla valdostana. Si consiglia di utilizzare burro chiarificato, che resiste meglio alle alte temperature rispetto al burro normale e conferisce un sapore inconfondibile. In una padella capiente, si fa sciogliere abbondante burro chiarificato e, una volta che è ben caldo, si possono immergere le cotolette.
È importante cuocere ciascuna cotoletta per circa 2 minuti per lato, irrorandola con il burro fuso per garantire una doratura uniforme. Quando le cotolette risultano dorate e croccanti, si scolano su un foglio di carta assorbente per eliminare l’eccesso di grasso.
La cotoletta alla valdostana è pronta per essere servita. Basterà condirla con un pizzico di sale e disporla su un piatto, magari accompagnata da un’insalatina mista per un contrasto di freschezza e sapidità. In alternativa, si può optare per contorni più sostanziosi, come patate arrosto, funghi trifolati o finocchi gratinati, perfetti per completare un pasto ricco e gustoso.
Per chi desidera una versione più leggera, è possibile cuocere le cotolette in forno ventilato a 180 °C per circa 20 minuti, girandole a metà cottura e irrorandole con un filo d’olio extravergine d’oliva.
La cotoletta alla valdostana non è solo un piatto delizioso, ma anche un simbolo della cultura gastronomica della Valle d’Aosta. Ogni famiglia ha la sua variante e le sue tradizioni, tramandate di generazione in generazione. Prepararla significa portare in tavola non solo un pasto, ma anche un pezzo di storia e di cultura locale.
Questa ricetta è perfetta per chi ama la cucina tradizionale e vuole sorprendere i propri ospiti con un piatto ricco di sapori autentici. Se hai apprezzato questa preparazione, non dimenticare di esplorare altre varianti di cotolette, come la cotoletta alla milanese o la cotoletta alla bolognese, per continuare a viaggiare attraverso le diverse tradizioni culinarie italiane.