Scopri la deliziosa ricetta del jota, il piatto cremoso che conquista Trieste - ©ANSA Photo
La jota è un piatto tradizionale della cucina triestina, un’autentica delizia che racchiude in sé la storia e le tradizioni gastronomiche di una regione famosa per le sue influenze culinarie. Questo primo piatto rappresenta un esempio di come la cucina popolare possa essere ricca, saporita e accogliente. La preparazione della jota affonda le radici in antiche tradizioni e si basa su ingredienti semplici ma sostanziali, come fagioli borlotti, patate, capuzi garbi (cavolo cappuccio fermentato) e, in alcune varianti, avanzi di maiale.
Le origini della jota sono antiche, con la prima testimonianza scritta risalente al XV secolo a Cividale del Friuli. La parola “jota” potrebbe derivare dal latino “jutta”, che significa “brodaglia”, un termine che ben descrive la consistenza densa e cremosa di questo piatto. Tradizionalmente, la jota veniva preparata durante le festività e nei freddi inverni triestini, ma la sua ricchezza la rende adatta anche per occasioni più informali, come pranzi in famiglia o cene con amici.
Le varianti della jota sono numerose e ogni famiglia ha la propria ricetta, spesso tramandata di generazione in generazione. Mentre la versione triestina è caratterizzata dall’uso di cavolo cappuccio fermentato, in altre zone del Friuli Venezia Giulia si possono trovare preparazioni con ingredienti diversi o varianti di carne.
Per preparare una buona jota, è fondamentale utilizzare ingredienti freschi e di qualità. Ecco gli ingredienti principali:
Inoltre, per chi desidera un tocco in più, è possibile aggiungere cotiche, salsicce o carne affumicata, rendendo la jota ancora più ricca e sostanziosa.
Preparare la jota in casa è un processo semplice, anche se richiede un po’ di tempo. Ecco i passaggi da seguire:
La jota va servita calda, distribuita in fondine individuali e completata con un filo d’olio extravergine a crudo. Questa semplice aggiunta non solo arricchisce il piatto in termini di sapore, ma esalta anche la cremosità. È un comfort food ideale per le rigide serate invernali, ma può essere gustato anche durante le prime giornate di primavera.
Oltre alla jota, la cucina triestina offre una varietà di piatti tradizionali che meritano di essere scoperti. Specialità come i “fagioli e scarole” o la “zuppa frantoiana” sono solo alcune delle delizie che la regione ha da offrire. La jota, con il suo sapore ricco e la sua storia affascinante, è un ottimo modo per avvicinarsi alla tradizione culinaria triestina e per condividere momenti di convivialità attorno a un tavolo.