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Paté di fegato di coniglio : ecco la semplice ricetta da provare assolutamente

Preparare un gustoso pâté di fegatini di coniglio non è solo una questione di ingredienti, ma anche di tecnica e pazienza.

In questa semplice guida, vi condurremo attraverso i vari passaggi per creare un delizioso antipasto che certamente impressionerà i vostri ospiti. Dallo specifico procedimento all’attenta selezione delle verdure, ogni dettaglio gioca un ruolo fondamentale. Pronti a mettervi ai fornelli?

Il primo passo per un pâté straordinario inizia con l’ammollo dei fegatini di coniglio. Si consiglia di lasciarli in un recipiente pieno di latte per almeno 2 ore. Questo passaggio può sembrare semplice, ma è cruciale. Infatti, il latte aiuta a rendere i fegatini più teneri e a rimuovere eventuali sapori forti. Mentre attendete che i fegatini assorbano il latte, potreste pianificare gli altri passaggi o persino dedicarvi alla preparazione delle verdure. Dopo due ore, scolateli e preparatevi a passare alla fase successiva del processo.

Soffriggere gli aromi e creare un mix saporito

Una volta che i fegatini sono stati ben scolati, è il momento di insaporirli. Prendete uno scalogno e tritatelo finemente. In una padella, scaldate un filo d’olio e aggiungete circa 10 grammi di burro. Fate soffriggere lo scalogno fino a quando non diventa tenero e trasparente. A questo punto, unite i fegatini e una foglia di alloro. Salate e pepate a piacimento. La cottura richiede solo pochi secondi, dunque, non oltrepassate il tempo, o i fegatini potrebbero risultare duri.

Soffriggere i fegatini con Evo in padella e sfumare con vino bianco. (www.thefood.it)

Per dare un tocco di acidità e completare il gusto, sfumate con un dito di vino bianco. Cuocete per circa 2 minuti, giusto il tempo di far evaporare un po’ di liquido.

Preparare il mix con il Porto e la gelatina

Mentre i fegatini sono in cottura, preparate l’elemento che renderà il vostro pâté ancor più interessante: la gelatina. Iniziate a far ammollare un quarto di foglio di gelatina in acqua fredda per qualche minuto. Nel frattempo, fate bollire del Porto in un pentolino. Una volta che il vino raggiunge il punto di ebollizione, scolate la gelatina e unitela. Mescolate bene fino a quando non si scioglie completamente. A questo punto, è tutto pronto per l’unione degli ingredienti.

Frullare il tutto e dare vita al pâté

Una volta che i fegatini sono cotti e il mix di gelatina e Porto è pronto, è ora di frullare. Mettere i fegatini nella ciotola di un frullatore, aggiungendo anche il mix di Porto che avete appena preparato. Aggiungete circa 60 grammi di burro morbido e, se necessario, un pizzico di sale. Il trucco è fermarvi nel momento giusto: aggiungete anche la panna, frullando fino a ottenere una consistenza cremosa. Questo passaggio è essenziale, quindi non abbiate fretta. Trasferite il composto in una ciotola, coprite e ponete in frigorifero, lasciando il pâté a riposare per almeno 3-4 ore. Questo farà amalgamare tutti i sapori.

Preparare le verdure per accompagnare il pâté

Mentre il pâté riposa, potete dedicarvi alla preparazione delle verdure. Iniziate tagliando i cipollotti a metà, la cipolla a spicchi e riducete il broccolo in ciuffetti. La verza dovrà essere tagliata a striscioline e il sedano rapa a bastoncini. Ora, prendete una pentola e portate a ebollizione dell’acqua salata. Sbollentate ogni tipo di verdura separatamente, impiegando solo pochi secondi per ciascuna. Questo passaggio è fondamentale, poiché permette di mantenere il colore vibrante e la croccantezza delle verdure.

Unire tutto e servire con stile

Dopo aver sbollentato le verdure, condite con un’emulsione di olio, sale e aceto balsamico. Questa fase finale non è da sottovalutare, così potrete esaltare il sapore di ogni morsetto. Ora, non rimane altro che assemblare il piatto! Servite il pâté freddo, accompagnato da fette di pan brioche che avrete precedentemente tostato in una padella antiaderente. La combinazione di panna, burro e fegatini, insieme alla freschezza delle verdure, offre un’armonia di sapori che incanta al primo assaggio.

Questa ricetta, quindi, non è solo un insieme di processi culinari, ma un viaggio per i propri sensi.

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