La pizza più lunga del mondo: un evento che sfida i record e celebra la tradizione
Un giorno di festa sotto il sole di Napoli
In una giornata caratterizzata da un clima ideale, con il sole a illuminare il lungomare, Napoli si è trasformata in un palcoscenico di festa e partecipazione. Nonostante fosse un giorno lavorativo, i napoletani hanno dimostrato ancora una volta la loro passione e amore per uno dei simboli più rappresentativi della loro cultura: la pizza. L’obiettivo? Superare il record mondiale della pizza più lunga mai realizzata, precedentemente stabilito ad Expo Milano. Ma l’ambizione dei pizzaioli napoletani non si fermava alla sola lunghezza; l’intento era quello di creare una pizza non solo più estesa ma anche migliore sotto ogni aspetto.
Innovazione e tradizione: gli ingredienti del successo
Per raggiungere questo ambizioso traguardo, è stata messa in campo tutta l’innovazione possibile senza però dimenticare le radici e le tradizioni che rendono la pizza napoletana famosa in tutto il mondo. Gli ingredienti scelti sono stati rigorosamente made in Italy e, ancor meglio, made in Campania, selezionati per garantire la massima qualità del prodotto finale. A differenza dell’evento milanese, a Napoli sono stati utilizzati cinque forni a legna appositamente pensati e brevettati per l’occasione. Questa scelta non solo ha permesso di rispettare la tradizionale metodologia di cottura della vera pizza napoletana ma ha anche introdotto un elemento di innovazione tecnologica grazie alla collaborazione con l’azienda Maiano.
Un lavoro di squadra per un risultato storico
La preparazione della pizza più lunga del mondo è stata una vera e propria operazione logistica che ha visto coinvolti numerosi pizzaioli al lavoro sin dalle prime ore del mattino. Dopo aver proceduto con cura all’estensione dell’impasto sul lungomare cittadino, è arrivato il momento del condimento: pomodoro fresco, mozzarella filante, olio extravergine d’oliva e basilico profumato sono stati distribuiti generosamente sull’enorme superficie preparata. Seguendo poi una sincronizzazione perfetta nella gestione dei cinque forni a legna disposti lungo il tracciato della pizza gigante.
La cottura simultanea: una sfida contro il tempo
La fase cruciale dell’iniziativa è stata senza dubbio quella della cottura. Grazie all’utilizzo contemporaneo dei cinque forni a legna si è potuto procedere con efficienza ed efficacia nel cuocere i circa due chilometri di impasto steso sul lungomare. Quest’operazione ha richiesto circa quattro ore e mezza durante le quali i pizzaioli hanno lavorato senza sosta monitorando attentamente ogni fase del processo per assicurarsi che ogni metro di pizza ricevesse lo stesso trattamento culinario.
Il verdetto del Guinness World Record
Dopo ore di impegno incessante sotto gli occhi attenti sia dei cittadini che degli ospiti accorsi per l’occasione da diverse parti d’Italia e dal mondo intero, è giunto infine il momento tanto atteso: la misurazione ufficiale da parte dei giudici del Guinness World Record. Quest’ultimo atto ha avuto lo scopo non solo di certificare ufficialmente la superazione del precedente record ma anche di celebrare lo spirito comunitario ed imprenditoriale che ha reso possibile tale impresa straordinaria.
L’evento “La Pizza Più Lunga Del Mondo” tenutosi sul magnifico lungomare napoletano rappresenta quindi molto più che un semplice tentativo di battere un primato mondiale; esso incarna l’amore profondo verso una delle espressioni culinarie più apprezzate globalmente – la pizza – unitamente al desiderio costante delle comunità locali italiane nel promuovere innovazioni mantenendo salde le proprie radici culturali ed enogastronomiche.