La bagna cauda di Papa Francesco: un viaggio tra agnolotti e cotoletta

La bagna cauda è un piatto tradizionale piemontese che ha trovato una sua dimensione anche oltre confine, specialmente in Argentina, dove ha preso piede tra le comunità di immigrati italiani. Uno dei più noti estimatori di questa ricetta è Papa Francesco, il quale ne ha parlato nel libro-intervista di Carlo Petrini, “Terrafutura. Dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale”, pubblicato nel 2020. In questo testo, il Papa ricorda con affetto i pranzi della sua gioventù, caratterizzati da un forte legame con le tradizioni culinarie piemontesi, dovute all’ampia emigrazione dal Piemonte verso l’Argentina.

L’emigrazione piemontese ha avuto un impatto significativo sulla cultura gastronomica argentina. Gli immigrati, portando con sé le loro usanze e le loro ricette, hanno arricchito la cucina locale, creando un mix unico di sapori. La bagna cauda, in particolare, è diventata una pietanza simbolo del pranzo domenicale, un momento di convivialità in famiglia. Nella versione argentina, la bagna cauda è conosciuta come “baña cauda” e viene spesso servita con agnolotti, un tipo di raviolo tipico della tradizione piemontese, e con la cotoletta milanese, un altro piatto che ha trovato una sua popolarità tra gli argentini.

Ma cosa rende la bagna cauda così speciale? Si tratta di un intingolo a base di aglio, acciughe e olio d’oliva, spesso arricchito con panna per renderlo più cremoso. È un piatto che invita alla condivisione, poiché viene servito con una varietà di verdure fresche e altre specialità culinarie da intingere nella crema saporita. La preparazione richiede una certa attenzione, ma il risultato finale ripaga sicuramente lo sforzo.

Ingredienti per la bagna cauda di Papa Francesco

Per preparare la bagna cauda secondo la tradizione, avrete bisogno di:

  1. 600 g di aglio
  2. 500 g di acciughe sott’olio
  3. 500 ml di olio extravergine d’oliva
  4. 450 ml di panna fresca
  5. 200 g di pane (metà a fette e metà a dadini)
  6. 40 g di burro
  7. 12 patate
  8. 6 cavolfiori
  9. 3 carote
  10. 2 gambi di sedano
  11. 1 cavolo broccolo
  12. 1 confezione di cavolini di Bruxelles

Procedimento per la preparazione

  1. Preparazione del pane: Iniziate tagliando il pane. Metà delle fette dovrà essere tostata in forno con un filo d’olio per circa 7-8 minuti a 200 °C, mentre l’altra metà andrà ridotta in dadini.

  2. Cottura delle patate: Pelate le patate e tagliatele a tocchi. Distribuitele su una placca coperta di carta da forno e infornatele a 200 °C per circa 30 minuti, fino a quando non saranno dorate.

  3. Cottura delle verdure: Lessate il cavolfiore in acqua bollente salata per 5-6 minuti. Trasferitelo poi in acqua fredda per fermarne la cottura e scolatelo. Procedete con il broccolo, cuocendolo per 4 minuti, e i cavolini di Bruxelles per 7-8 minuti, tagliandoli a metà una volta cotti.

  4. Preparazione della carota e del sedano: Pelate la carota e tagliatela a fette oblique. Mondate il sedano, riducendolo a bastoncini.

  5. Cottura delle cotolette e degli agnolotti: Friggete le cotolette in olio caldo fino a renderle dorate e croccanti. Lessate gli agnolotti in acqua salata, seguendo le istruzioni sulla confezione.

  6. Preparazione della bagna cauda: Sbucciate gli spicchi d’aglio, rimuovendo il germoglio verde interno, se presente. Frullateli con un mixer a immersione insieme alle acciughe e a 6 cucchiai di olio fino a ottenere una crema omogenea. Trasferite il composto in una padella e cuocetelo a fuoco medio-basso per 2-3 minuti, fino a quando non cambia colore. Aggiungete la panna e continuate a cuocere a fuoco molto basso per circa 10 minuti, fino a ottenere una crema densa e saporita.

Servizio del piatto

Quando tutto è pronto, servite la bagna cauda accompagnata da tutte le verdure, le patate, le cotolette e gli agnolotti. Ogni commensale potrà intingere secondo il proprio gusto, creando un momento di convivialità e condivisione che è il vero cuore della bagna cauda.

La bagna cauda di Papa Francesco rappresenta non solo un piatto gustoso, ma anche un simbolo di identità culturale e di tradizione familiare, un modo per ricordare le radici piemontesi e la ricchezza delle tradizioni culinarie italiane, che continuano a vivere nel mondo.

Giada Ferri

La mia avventura culinaria mi ha portato a lavorare come cuoca in diverse cucine del mondo, dove ho avuto l'opportunità di esplorare culture gastronomiche uniche e raccogliere ispirazioni da ogni angolo del pianeta. Credo che il cibo debba essere non solo nutriente, ma anche un'esperienza da condividere e apprezzare. Su thefood.it, mi piace condividere ricette salutari che celebrano ingredienti freschi e stagionali, dimostrando che la cucina vegetariana può essere sorprendentemente variegata e ricca di sapore. Sono entusiasta di guidarvi in questo viaggio culinario, dove ogni piatto racconta una storia e ogni boccone è un passo verso un'alimentazione più sana e consapevole. Insieme, esploreremo il mondo delle verdure, delle spezie e delle erbe aromatiche, trasformando la cucina quotidiana in un'avventura deliziosa e sostenibile.

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