Gnocchi di ricotta e bietole: il segreto della tradizione alessandrina - ©ANSA Photo
I rabaton sono un piatto tradizionale della cucina alessandrina, molto amato e diffuso nella zona, soprattutto durante le festività o in occasioni speciali come il pranzo della domenica. Questi gnocchi, caratterizzati da una forma allungata e da dimensioni piuttosto generose, rappresentano un connubio di sapore e semplicità, perfetti per chi desidera portare in tavola un piatto ricco e gustoso. La loro preparazione richiede pochi ingredienti, ma un’ottima esecuzione: ricotta, bietole, uova, farina, parmigiano grattugiato e noce moscata si uniscono per creare un impasto morbido e delicato.
Il termine “rabaton” deriva dal dialetto locale e significa letteralmente “quelli che rotolano”. Questo nome è perfettamente in linea con la preparazione degli gnocchi, che devono essere “rotolati” nella farina per ottenere la loro forma caratteristica. La ricetta tradizionale prevede che gli gnocchi vengano prima lessati e poi cotti al forno, conferendo loro una crosticina dorata e croccante, rendendo ogni morso un’esperienza di gusto unica.
Per preparare i rabaton, la prima cosa da fare è assicurarsi di avere ingredienti freschi e di qualità. Una ricotta fresca e ben asciutta è fondamentale per ottenere un impasto perfetto. Si consiglia di sistemare la ricotta in un colino a maglie fitte per farla scolare dal siero per almeno 2-3 ore prima di utilizzarla. Questo passaggio è cruciale, poiché una ricotta troppo umida potrebbe compromettere la consistenza finale degli gnocchi.
Passando alla preparazione delle bietole, è importante selezionare solo le foglie migliori. Si consiglia di:
Questo passaggio non solo ammorbidisce le foglie, ma ne esalta anche il colore e il sapore. Una volta cotte, le bietole vanno scolati e strizzate bene per rimuovere l’acqua in eccesso, quindi si possono frullare fino a ottenere una purea liscia.
A questo punto, si può procedere con la preparazione dell’impasto. In una ciotola capiente, si unisce la ricotta ben scolata alla purea di bietole, aggiungendo poi il parmigiano grattugiato, un pizzico di sale, pepe, noce moscata e le uova. Si mescola bene il tutto fino a ottenere un composto omogeneo, per poi incorporare la farina. L’impasto deve risultare morbido ma non appiccicoso; se necessario, si può aggiungere un po’ di pangrattato per migliorare la consistenza.
Una volta ottenuto l’impasto, si procede formando i cilindri. È importante spolverare abbondantemente il piano di lavoro con farina prima di prelevare un cucchiaio di impasto e arrotolarlo con il palmo della mano. Gli gnocchi dovranno essere di dimensioni uniformi per garantire una cottura omogenea. Una volta formati, si possono lessare in acqua bollente salata. Quando salgono a galla, significa che sono pronti per essere scolati.
Dopo la lessatura, gli gnocchi vanno sistemati in una pirofila imburrata, senza sovrapporli. Per un tocco extra di sapore, si irrorano con burro fuso e si cospargono di formaggio grattugiato. Inoltre, alcune foglioline di salvia fresche aggiungono un profumo inconfondibile. Si consiglia di cuocerli in forno preriscaldato a 200 °C per circa 15 minuti, o fino a quando non si sarà formata una crosticina dorata in superficie. Questo passaggio finale è fondamentale per dare ai rabaton la loro caratteristica croccantezza esterna, contrastando la morbidezza del ripieno.
Sebbene i rabaton tradizionali siano preparati con bietole, è possibile variare la ricetta utilizzando spinaci o erbette campagnole, a seconda della disponibilità stagionale. Anche il parmigiano può essere sostituito con grana o pecorino, a seconda delle preferenze gustative. Per un tocco aromatico in più, si possono aggiungere erbe fresche come maggiorana, timo o basilico all’impasto.
Inoltre, per chi ha poco tempo a disposizione, è possibile congelare i rabaton prima della cottura, separandoli con carta forno e riponendoli in freezer dove possono conservarsi fino a un mese. Questo permette di avere sempre a disposizione un piatto delizioso e nutriente, pronto da cuocere in qualsiasi momento.
Se desideri esplorare ulteriormente la cucina italiana, i rabaton rappresentano solo una delle tante delizie regionali. Altri piatti interessanti da provare potrebbero essere gli gnudi toscani o gli gnocchi di ricotta, ognuno con la sua storia e il suo unico sapore. La cucina italiana è un viaggio attraverso tradizioni e ingredienti freschi, e i rabaton sono sicuramente un ottimo punto di partenza.